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Anello in Val di Sole tra i forti della prima guerra mondiale

Distanza: 24,5 Km
Durata: 7h
Quota Max: 2.096 m
Dislivello+ : 1.100 m
Sentiero: SM1 / SM2 / 160 / 268
Difficoltà: E

Data: Luglio 2020

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Questo percorso ad anello ci porta lungo i sentieri della Val di Sole e del Passo del Tonale che furono teatro, tra il 1915 e il 1918 della così detta Guerra Bianca, combattuta in media ed alta quota dalle truppe del Regno d’Italia e dell’Impero austro-ungarico lungo il confine della provincia del Tirolo.
L’itinerario qui descritto è una variante che ho deciso di fare per non restare troppo tempo in alta quota data l’alta probabilità di temporali previsti per la giornata, ovviamente mai arrivati, e che si può in gran parte percorrere in mountain bike. Da Forte Zaccarana, infatti, invece di proseguire verso la città morta, un villaggio militare austriaco a 2.500 metri di altitudine, scendiamo verso il Passo del Tonale e da lì ci inoltriamo nella valle fino a raggiungere il torrente Vermigliana in località Velòn per poi risalire fino al punto di partenza.
Ma cominciamo dall’inizio…

Cima Presanella (3.558 m) dalla località al Foss, punto di partenza e di arrivo della nostra escursione

Cima Presanella (3.558 m) dalla località al Foss, punto di partenza e di arrivo della nostra escursione

Partiamo dalla località al Foss, in prossimità dell’omonimo albergo, dove un breve sentiero che parte proprio dal lato est dell’edificio ci porta ad intersecare quello che arriva da Vermiglio che imboccheremo verso sinistra, in direzione ovest.
Questo tratto si svolge in leggera salita su un percorso comodo ed evidente e regala bellissimi affacci sulla vallata e sulle cime del gruppo della Presanella.
Dopo poco meno di due chilometri incontriamo le indicazioni per Forte Strino, che raggiungiamo scendendo per circa 10 minuti lungo il ripido sentiero nel bosco.
Edificato tra il 1860 e il 1866 il forte, recentemente restaurato, è visitabile anche all’interno e nella stagione estiva ospita mostre e rappresentazioni legate alla grande guerra.

Lasciato il forte risaliamo nel bosco ripercorrendo i nostri passi fino a raggiungere la segnaletica e proseguiamo in direzione della Val di Strino.
Dopo circa 20 minuti raggiungiamo una radura e seguiamo le indicazioni per il sentiero SM2 che ci portano a superare un ponte di legno e, ad un nuovo bivio, a risalire un bellissimo tratto di sentiero nel bosco.
Al termine imbocchiamo la strada bianca verso sinistra, in direzione sud-ovest, e in pochi minuti raggiungiamo i ruderi di Forte Mero, edificato tra il 1911 e il 1913 a 1.827 metri di quota.

Lasciato Forte Mero ripercorriamo i nostri passi fino al bivio con il sentiero nel bosco che abbiamo risalito poco prima e seguiamo le indicazioni per la nostra prossima tappa, Forte Zaccarana.
Poco oltre incontriamo le caserme di Strino e, superandole, seguiamo il sentiero che un tornante dopo l’altro ci porta a 2.096 metri di quota dove troviamo i resti del forte. Pesantemente danneggiato già durante il conflitto, i ruderi non sono niente di speciale ma da questo punto la vista abbraccia tutta la vallata e le principali cime del gruppo della Presanella regalandoci uno spettacolo davvero maestoso.

Lasciato Forte Zaccarana, proseguiamo in direzione sud-ovest lungo il sentiero 160 che in poco più di un’ora ci porta all’Ospizio di San Bartolomeo e al Passo del Tonale.
Da questo punto dovremo proseguire per alcuni brevi tratti sulla strada asfaltata, tagliando sul prato fra un tornante e l’altro, superando il parcheggio della seggiovia e scendendo fino a raggiungere la strada principale.
Poco oltre, sull’altro lato della statale, imbocchiamo Via delle Torri dove troviamo degli alti edifici che non dovremmo mai incontrare in una località di montagna. Superato il terzo, Torre Presena, al termine della strada asfaltata (Via San Bartolomeo) imbocchiamo il sentiero che scende verso la valle in direzione est.
Questo tratto ci porta ad attraversare la Torbiera del Tonale, una vasta conca umida ricchissima di biodiversità parte del sistema di Rete Natura 2000. Ospita infatti numerose specie vegetali artiche molto rare sulle Alpi, specie animali amanti delle zone umide, come la libellula e il tritone alpino, ma anche caprioli, cervi e i galli cedrone e forcello.
Incontriamo anche un punto informativo dove sarebbe stato bello approfondire la conoscenza del biotopo che purtroppo al mio passaggio era chiuso.
Dalla carta sembrerebbe di poter proseguire attraverso la torbiera fino ad una baita per poi ricongiungersi con il sentiero 268. Io ho sbagliato qualcosa e sono rimasto troppo a sinistra trovandomi a dover seguire per un breve tratto la strada statale del Tonale. In ogni caso, una volta raggiunto, seguiamo il sentiero Nr. 268 in discesa fino ad abbandonarlo per seguire la strada bianca in direzione delle malghe Pecè e Velon.
Questo tratto è una lunga e rilassante passeggiata nel bosco, accompagnati del canto dell’acqua che riecheggia in tutta la valle, che ci porta a raggiungere e superare prima la Malga Pecè, chiusa al mio passaggio, e poi il torrente Vermigliana, bellissimo in questo punto.
Da qui seguiamo per il Fortino di Velon, solamente un rudere riconquistato dalla vegetazione, e risaliamo fino a sbucare sulla strada asfaltata pochi metri sopra alla località Al Foss, punto di partenza e di arrivo della nostra lunga passeggiata.