Distanza: 4,6 Km
Durata: 2h 30'
Quota Max: 1.961 m
Dislivello: 564 m (D+ 374 / D- 190)
Sentiero: Segnato
Difficoltà: E / EE
Data: Settembre 2016
Questo itinerario ci porta su una delle vette più affascinanti dei Monti Simbruini, il Monte Tarino (1.961 m), partendo dalla località sciistica di Campo Staffi (1.775 m) che si raggiunge facilmente in auto seguendo le indicazioni da Filettino.
Dal parcheggio prendiamo il sentiero Nr. 651, ben indicato dalla segnaletica verticale oltre che dalla costante presenza dei consueti segni bianco-rossi, e ci dirigiamo in discesa verso la faggeta in cui ci immergeremo dopo pochi minuti.
Il sentiero attraversa quella che d'inverno è una pista da sci e si immerge nuovamente nella faggeta fino ad arrivare ad un bivio dove, seguendo la segnaletica verticale, ci dirigeremo a destra, sempre in discesa.
Continuiamo a scendere di quota fino a raggiungere i 1.570 m di Monna della Forcina. Nel mezzo della radura, incontriamo nuovamente la segnaletica del Parco Naturale; sono passati circa 50 minuti e abbiamo percorso 2,5 Km.
Continuiamo sul sentiero nr. 651 che da questo punto comincia a salire, dapprima gradatamente e poi in maniera più decisa, quasi sempre immerso nella faggeta, fino a portarci a quota 1.850 m sul tratto più spettacolare dell'escursione.
Qui il sentiero in cresta si apre sulla vetta del Tarino, di fronte a noi, sul Monte Contento e il Monte Viglio in direzione sud-est, più o meno alle nostre spalle, e sulle vallata incontaminata del Simbrivio.
Sono passate circa 2 ore e in poco meno di 30 minuti, superati un paio di punti in cui ci aiuteremo con le mani, raggiungiamo la vetta a quota 1.961 m da cui, in giornate migliori di quella che è toccata a me, lo sguardo può spaziare oltre che sulle cime appena citate, verso il Monte Autore e il Santuario della SS. Trinità a ovest e verso il Monte Velino a nord.
L'itinerario di ritorno seguendo lo stesso itinerario richiede lo stesso tempo.