Distanza: 6 Km
Durata: 2h 45'
Quota Max: 2.156 m
Dislivello: 715 m (D+ 632 / D- 93)
Sentiero: Ben segnato
Difficoltà: E
Data: Novembre 2015
Questo itinerario ci porta sul Monte Viglio (2.156 m), la vetta più alta del Parco Naturale dei Monti Simbruini, arrivando da nord e passando per la Fonte della Moscosa.
In auto, da Filettino si prosegue sulla statale in salita seguendo le indicazioni per Campo Staffi fino a raggiungere il Valico di Serra Sant'Antonio (1.608 m) che si trova sulla nostra destra. Da qui comincia la nostra escursione, si prende la strada sterrata (sentiero nr. 651/654) che sale dolcemente in mezzo alla faggeta e, in poco più di 20 minuti, ci porta alla Fonte della Moscosa. (1.619 m)
Qui possiamo prendere due sentieri, quello a sinistra (nr. 696a) che prosegue in salita proprio oltre la fonte oppure quello che, tenendo la stessa sulla destra, entra nel bosco in direzione ovest (nr. 651/654). In questo caso prendiamo il secondo; si congiungeranno comunque in seguito.
Poco più avanti, al bivio, prendiamo il sentiero che piega a sinistra in direzione sud-est (nr. 651); il bosco si dirada e si risale un pendio che ci porterà sulla cresta dei Monti Càntari, attorno a quota 2.000 m, da cui si gode di splendidi panorami; siamo a circa 1h e 45' dal Valico e abbiamo percorso 4 Km.
Da qui si continua lungo il sentiero, sempre ben visibile, che prosegue appena sotto la cresta in direzione sud fino a raggiungere la base del Monte Gendarme. Questo si può risalire per un facile canalino roccioso (passaggio di I° grado) oppure, sopratutto in inverno quando può essere molto scivoloso, aggirare seguendo il sentiero ben visibile appena più a valle.
Siamo a 15 minuti dai i 2.156 m del Monte Viglio, da cui lo sguardo può spaziare verso la catena del Sirente-Velino ad est, la Maiella e i Monti Marsicani a sud-est, i Monti Ernici a sud, e il territorio e le cime dei Monti Simbruini a nord.
Il percorso di ritorno per lo stesso itinerario richiede circa 1h e 30'.